PutaDella mia scuola ero la più bella, la mia cartella dipinta a fiori blu. Una matita come una sorella, tutta l’invidia per la mia gonnella. Chi ricorda più il freddo che faceva giù? Era mio padre che m’insegnò a cantare: ‘sei la più bella e ti devo guadagnare’. Vendette me, il mio cuore e le mie cosce, come si fa con il vitello grasso. Chi di voi può pagare, dai, per restare un po’ con lei e la sua vita deliziosa? Io sono una puttana, mi devi volere tanto bene. Se vuoi restiamo insieme, ma lo sai che non va bene. Il cane abbaia e poi mi morde forte, in questa stanza non ci sono le porte. Le tue paure sono tutte amiche mie, ambiano le vite, ma la mia non cambia mai. Chi di voi vuol sputare, dai, per vedere su di me la sua vita scandalosa? Io sono una puttana, mi devi volere tanto bene. Se vuoi restiamo insieme, ma lo sai che non va bene. Ti ricordi o no? Mi ricorderai? Ti ricordi o no? Mi ricorderai? Io sono una puttana, mi devi volere tanto bene. Io sono la regina di tutte le galere, io sono la signora della spazzatura, io sono una bambina che vuole riposare.