AliceSiamo così,
come stelle in fuga da processi endogeni
Cercando chi può colmare il vuoto senza lacrimogeni
È vero che nel mondo virtuale siamo dei fenomeni
Non è più lo stesso discorso
Quando poi fuggi e ti chiudi in un altro universo
in un attimo già perso
DecadentiC'è un'antica civiltà,
Chissà se ritornerà
Chiusa dentro vecchie idee
Poi sommersa da maree
È una nuova Atlantide che è crollata su di sé
L'infinita vanità ne ha distrutto le città
Decadenti, randagi
IeneSi alzano come le nubi
Come locuste come lupi
Mangiano tutto e poi se ne vanno via
Strisciano come lombrichi
Di fronte agli altri son ciechi
Divorano la terra, divorano la vita
Poi trovano l'uscita
Il cimitero degli elefantiHo perso l’illusione, non ho una direzione
Inseguo desideri come lucciole
Ho perso l’occasione ed anche l’ambizione
Di dare un senso a tutto anche quando non c’è
Ho perso l’equilibrio che mi fa restare in piedi
Anche se a volte sembro proprio un cavaliere jedi
La mia compagna è la signora nostalgia, non va più via
L'invernoIl freddo si avvicina e di soppiatto arriva
come animale a caccia che segue la sua traccia
Il vento soffia forte si infrange sulle porte
E quando viene sera le luci sono accese
nei cieli freddi e bui le stelle sono appese
Lacrime amare di chi non si è mai arreso
risate amare e il fuoco resta acceso
L'orizzonte degli eventiNon c'è spazio, non c'è più il tempo
Non c'è luce non c'è movimento
Non c'è passione, non c'è una ragione
Tutto tace, non c'è religione
Non c'è odio non c'è più guerra
Solo pace e nessuna terra
Non c'è un inizio non c'è una fine
Nel buio del fondoIo voglio notti dentro cui perdermi,
Rumori e luci in cui confondermi
Dentro una stanza, con una danza
Cerco un'uscita, non è finita
Ho i piedi a terra, per non illudermi
Anche se sogno un unicorno
Oltre il muro del suonoVedo una possibilità
Tra destini relativi che si incrociano
Delusioni e opportunità
Come due serpenti che si intrecciano
Una lotta di dignità
Dopo tante strade che si fermano
Un barlume di umanità
Come tante voci in un megafono
Ordinaria folliaIo giro in controsenso, io giro intorno a te
E il mio raggio d'azione, si scontra col tuo
Osservo in uno schermo immagini distorte
Una nube che oscura il sole sopra
Mi basta sopravvivere, sopravvivere
È un'ordinaria follia, lucida follia
Immaginarsi liberi, con quei brividi
Un corpo davantiE non ho più certezze
Solo sogni insicurezze
Vivo dentro un'ossessione
Come fosse una prigione
Siamo come stelle cadenti
Con traiettorie differenti
Troppa comunicazione
Ma è soltanto un'illusione
VenereGelida venere guarda lassù
Ci sono le stelle, lacrime e stelle
Gelida venere dagli occhi bui
Ci sono le stelle, lacrime e stelle
Nel tuo cuore, nel tuo cuore
Nella gioia e nel dolore
Gelida venere guarda quaggiù