2 LongobardiaPopolo nomade un tempo partì
Da terre lontane... dall'est fuggì
Fame e sete mossero allor
Gli stanchi passi che il fiume guidò
Dal nord al Nero mar
Nobili sicuri non possono star
L'orda in Pannonia sarà...
4 Anime DannateDi polvere ora sa
Antica storia è
Sui roghi s'alzerà
Come spettri avanzano
Fertile terra attorno
Preda di un potere stolto
Sordo ad idee libere
5 FreriNarrerò d'altre lontane epoche
chiusi là..in mondi di oscurità
Vecchio dai vita alla poesia
racconti di follia
bòce de fèr su erta via
noi un tempo eravam
Briganti di MontagnaNati in un tempo di schiavi e re
senza patria e senza regole
in una terra arida di libertà
ascolta il richiamo della vita
Non ho bisogno di bibbie o Dei
l'istinto mi prepara alla verità
in una terra arida di libertà
Con Passo PesanteSorpassato dal tempo e dalla frenesia
la mia rabbia dai visceri esplode in energia
Con passo pesante io cerco
qualcosa che si chiama Libertà
senza catene di immagine
alla fine dei miei giorni si vedrà
Fuori sincroniaUna direzione mai
gioco a mosca cieca, soli si va
perenne ricerca, aspettiamo
fingiamo, un po' alla volta moriamo
solo alla fine riesco
a vedere la mia anima
Normalità
Il ConfineIn preda al ricordo di mille parole
Maledizioni al vento
Sguardi confusi accecati dal Sole
Una valle scordata persino dal tempo
Là dove il confine incontra il tramonto
Riposano inermi lo schiavo e il tiranno
Vicini in un sonno di eterna distanza
“Sordi sospiri che d’improvviso affrontano
In Assenza di RumoreCI VUOL TALENTO ANCHE PER IMPAZZIRE
E LENTAMENTE IN ASSENZA DI RUMORE
CONSAPEVOLI DI NON ESSERE UNICI
E NEMMENO SAI INSOSTITUIBILI
DI CHE COLORE È LA MIA ANIMA?
NEGLI OCCHI LA COLPA DI INCONTRARSI ANCORA
In caduta liberaChiudo gli occhi e non voglio più comprendere
Ho sprecato decisioni inutilmente
Vivo ora un disincanto implacabile
Ogni promessa si dissolve tra le mani
Sola e mera scoinvolgente disumanità
E quello che rimane ormai della pietà
Raccoglie il mondo infinita ingiustizia e tu
In TabernaGiù in taberna caldo fuoco e da mangiar
pronto è l'oste il tuo bicchiere a rabboccar
gioco di dadi e carte fortuna ci sarà
giù in taberna storie antiche da raccontar
Cupo è il suono un bordone sta per cantar
parte il tamburo tutti quanti a brindar
omini e pulzelle incominciano a danzar
La MaggioranzaNEL TUO PICCOLO MONDO T’INGOZZI DI MESCHINITÀ
PALADINO DEI TUOI COMODI, INDIGNATO A PRESCINDERE
ED IN FONDO SONO IN FONDO MA STO BENE ANCHE QUA
ME LA RIDO NEL MIO FANGO SON FELICE MENTRE AFFONDO
SPACCIATORE D’INTEGRITÀ SORRISO D’ORDINANZA
SEI UNA FOTOCOPIA SEI LA TUA MAGGIORANZA
MA IO ME NE SBATTO IL CAZZO E SPUTO UN PO’ PIÙ IN LÀ
PRENDO A CALCI IN CULO IL MONDO MENTRE BRUCIA LA CITTÀ
Lontano Dal NienteNon lascio che la noia impugni la realtà
Lo scorrere implacabile del tempo mio
Vedrà…da solo i ricordi
Che dal passato emergono e confondono le idee
Forte…grido..e inizio a scendere
Mi sveglio dal torpore che l’inerzia un dì creò
Forte…impugno ed affondo dentro me
L’equilibrio mio
Manifesto sbiaditoNastri di pura seta ai polsi
nodi e trepidazione
sotto il tendone volteggia
travolgente mistero
esitazione velata nelle acrobazie
dissonante armonia mi accompagnerà
rit.
NebbieSopra sguardi tu condanni
Il mio sdegno sara’ la tua ombra
Immerso in eterni momenti d’inquietudine
Dai bassifondi della mia mente sconvolgo la realtà
“Non parlar
Se del mio profondo non sai
Irae indulgere
Il saggio non e’ giudice
Ombre Di SilenzioLascio che
Il silenzio mi trasporti via
Ombra che sola fugge nella poesia
Guardo io
Nostalgia sei mia
Sento ora sangue vivo in una fantasia
Tu… Morte
Amica mia
Prua contro il nullaGiorni neri senz’armonia
giorni scuri persi in avaria
m’alzerò
tra stupide idiozie
ferirò
l’orgoglio che mi schiaccia
non ho una strategia
scorre con me lo sprezzante brivido del caos
Respiro AvidoDentro profonde oscurità
la vera anima
mare di lava attorno
io non mi brucerò
Voglio sentire
voglio vivere più in là
chiedo alla vita troppo
forse la falce risponderà
Rocce NereIl respiro si fa forte ghiaccio e vento rompono
il silenzio dell'immenso tutto intorno a me
dalla rupe il mio sguardo si smarrisce aldilà
di scolpiti massi antichi memorie di passato ardor
Ed inerti rimangono le remote valli
e nei laghi si specchiano rocce nere Orobie
RuggineCome ingranaggi di antichi orologi
ruotiamo in gabbie ossidate di ferro
un movimento costante permane
ruggine avanza e degrada strutture e teorie
nel mio disordine
ora trafiggono
con prepotenza le impressioni
Soffio di attimiPerchè anche quando io non mi sopporto più
tu mi sopporti ancora
soffio di attimi ricordi ed empatie
s’incendiano nel vuoto
corre il mondo ma non passa mai di qua
dove sono tutti quanti
corre in fretta, la vita vola via
dove sono tutti quanti
Storia qualunqueNell’ordinario stato dell’impulso a sopravvivere
Su un filo in equilibrio il fine è non cadere mai
Al mio dovere dedico più intensa parte di energia
Per regalare ai vertici controllo apparente
Conoscenza non può
Esser plagiata se vedrà
In intrecci e bugie
Vortici ScuriRabbia in me
vortici scuri...instabili
vago nella realtà
Chiuso in me
strisciando cerco
la fine che
il mio destino avrà
ЗамокКто в ворота замка постучал под вечер
Сумерки водою, заревом закат
Пыльный плащ дорожный, волосы на плечи,
Старая гитара, да надменный взгляд...
За недолгий отдых, за огонь и ужин,
Светлой песней платит странный человек,
Хоть врага пригреешь от подобной стужи,