Nessuna Resa все тексты (слова) песен, переводы, видео, клипы

Giorni tramutati in notti, crepuscoli di luce
Un lento calvario che verso il freddo ci conduce
Resta il ricordo di strade migliori
Ormai nella tormenta non sbocceranno mai i fiori!

Ed è un gelido vento che porterà via dalle nostre labbra le canzoni e la malinconia!
Di un autunno avvolto nella nebbia che pervade i nostri canti di giovinezza!

In boschi di ombre regna un silenzio assordante
La gelida pioggia lava via le colpe dal viso
Gli occhi corrono veloci a stagioni rimpiante
Tra foglie che cadono la bugiarda maschera di un sorriso!

Ma io sono fermo qua, prigioniero in una stagione!
Se dalla fitta nebbia non mi tenderai una mano!
Ora che il freddo lacera ogni residua emozione!

Voci dal passato perforano la mente
Il vuoto si compensa nell'odio del presente
L'eterna illusione di scegliere le proprie strade
Le parole empie, si impugnano le spade!

Carne arrugginita, civiltà apparente
La strada ormai smarrita, le emozioni spente
La morte dei valori trova qui il proprio amante

Il rimbombare della mitraglia all'infuriare della battaglia
Riempie i nostri cuori di fede antica, ci sospinge ancora in terra nemica
Il frastuono delle fusoliere è come un canto di sirene
In un silenzio figlio dell'ombra il nostro canto di guerra fiero rimbomba!

Non puoi più vivere tra menzogne e falsità!
Questo è un giorno perfetto per morire!
In un mondo di dissoluzione e di rovine, nelle tempeste di acciaio cavalchiamo la tigre!

Follia quotidiana demolisce la ragione
Odio e disprezzo donano forza all'azione
Il sangue che gronda disseterà l'asfalto
Il cuore pompa rabbia concentrata nell'assalto!

E tu vivrai i giorni dell'odio con la rabbia infondo agli occhi, la vendetta infondo al cuore!
E tu vivrai i giorni dell'odio con la rabbia infondo agli occhi, la vendetta infondo al cuore!

Guardo al tramonto di un Occidente che in se stesso più non si ritrova
Nel fango delle trincee, nella gloria di Roma, il lamento di un popolo mi si strozza in gola
Le ipocrite bugie di cristiana memoria hanno raso al suolo una millenaria storia
Il martello pagano, la ruota solare, il Pantheon degli dèi dall'estetica marziale!

Risorgi, Europa, sotto il vessillo del sole nero!
Irradia le stelle senza luce in un firmamento guerriero!
E con l'emblema delle rune stiamo marciando ancora!

Formati in trincea e cresciuti in terra nemica
All'ombra di un sole che lentamente moriva
Figli del riscatto contro il vile tradimento
Figli di una baionetta, di un grido urlato contro il vento!

La fredda luce del giorno ci rapisce portandoci via!
Una coltellata al petto fatta di gelida malinconia!
L'ombra annebbia gli occhi, ma il fuoco aleggia nella nostra mente!

Ogni singolo respiro ci sospinge inesorabilmente al momento dell'addio
Ogni fragile parola è come un cappio che mi stringe forte alla gola
Non ascolterò mai più le canzoni che dividono i silenzi tra di noi
Le illusioni e le scelte che ci conducono alla morte: condurrò da solo le mie lotte!

Inizia il viaggio senza avere niente in tasca se non una storia da raccontare
Tra le condanne e le pugnalate finito è il sangue da versare
Ora che la notte ci stringe più forte non ci lascerà fuggire
Ricorda, in questo posto la sola meta valida è partire!

Ventuno anni anni ed una vita proprio lì davanti!
Non ti guarderai indietro e non avrai rimpianti!

Le nostre cicatrici al sole
Noi siamo l'azione che si contrappone alle vuote parole
Ed anneghi in fondo ad un bicchiere
Le tue speranze, le illusioni e le tue vuote preghiere!

E sentirai un grido alzarsi da lontano, sguardo agguerrito e fiero, soldati dell'asfalto!
È una storia scolpita nel duro cemento: nessuna resa, nessun pentimento!
Nessuna resa, nessuna resa!

Caos, morte, guerra e distruzione
Questa è la vostra unica ragione
C'è soltanto la tua morale
Che può dirti cosa cazzo fare!

Lo decidi tu ciò che è giusto o sbagliato
Lo scegli tu per non essere inglobato
È lo schema di un pensiero già esistente:

Tu, ragazzo come noi, né santi né eroi!
Tu, ragazzo come noi, ribelli oi!
A vent'anni sei già messo con le spalle al muro!
A vent'anni ti hanno negato il tuo futuro!
Ragazzo come noi, ragazzo come noi!

Grondi ogni giorno fiumi di sangue e sudore
Prigioniero in una gabbia fatta di otto infami ore

Ti ricordi quel pub all'angolo della strada?
Ti ricordi noi seduti ai lati della vita?
Tra risse, sogni, amore, odio e risentimenti
Ora su giornali ingialliti rivivono quei momenti!

Non sai riconoscere i volti ormai cambiati
Di fratelli che il tempo ha portato via con sé
Trovi l'avambraccio di coloro da poco arrivati,

Iniziò tutto come un cammino incerto
Tra birre e risate, canzoni urlate ad un concerto
Ed ora che ci siamo seduti nel nostro angolo di inferno
Respirando l'amarezza di una fredda notte di inverno
Ed è scritto negli occhi di chi ha dovuto pagare
Lo puoi leggere nello sguardo di chi è fiero di lottare!

Ci teniamo ancora strette queste poche verità prima che la notte venga a prenderci!